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Pietro, persona con disabilità motoria triestino, in un’avventura di 10.000 km utilizzando il primo scooter-trike adattato
Pietro Rosenwirth, 45 anni triestino, fondatore dell’Associazione umanista “Viaggiare per un sogno: oltre le barriere”Onlus, è affetto da grave disabilità motoria. Da anni lotta per promuovere la non discriminazione tra “normo-considerati” e “handicappati”. Per farlo, organizza viaggi in solitaria utilizzando il primo scooter-trike adattato omologato in Italia per dimostrare che con gli ausili adatti anche una persona con disabilità può essere diversamente abile e fare cose ‘straordinarie’, e non solo sopravvivere, sentendosi un peso per la società anziché una risorsa.
Per quest’anno ha scelto di percorrere circa 10.000 km attraversando Italia, Francia, Spagna e Portogallo, per poi rientrare a Trieste alla fine di luglio, in sella al suo speciale scooter-trike.
Il viaggio è il mezzo con il quale Rosenwirth diffonde il suo messaggio di incoraggiamento, non discriminazione e non violenza, tentando di incontrare stampa, amministrazioni locali e realtà associazionistiche per scambi e momenti formativi su tematiche sociali, sulle pari opportunità e sulla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità.
Nei giorni scorsi ha toccato le città portoghesi di Porto e Lisbona cosi ha potuto conoscere e dialogare con varie persone, due città che per storia, per conformazione geografica e con due vocazioni turistiche differenti: al centro di una vera e propria ‘scoperta’ internazionale negli ultimi 5 anni, Porto, molto più conosciuta e già da tempo tra gli itinerari prediletti del turismo internazionale, Lisbona.
A Porto, Rosenwirth ha potuto incontrarsi con la Provveditore municipale dei cittadini con disabilità, Lia Ferreira, con la responsabile del progetto dell’Università “SAED” Appoggio agli studenti con disabilità, Alice Ribeiro, e con uno dei promotori del progetto di inclusione tra normo-dotati e disabili “A_ju_Dança”, il prof. Paulo Pinto de Magalhães.
A Lisbona invece l’incontro c’è stato con il coordinatore dell’équipe del Piano di Accessibilità Pedonale della Camera Municipale di Lisbona, Pedro Homem de Gouveia.
“Da entrambi gli incontri” ha commentato Pietro Rosenwirth “sono uscito con un quadro più ampio di quanto non fosse prima la mia semplice e limitata esperienza nel visitare le città.”
“Vi sono numerose difficoltà ma anche persone che, seppur con metodologie ed approcci differenti, stanno facendo del loro meglio per rendere Porto e Lisbona, due splendide città, più accessibili per tutti. Mi auguro profondamente che riescano nel loro intento!”.