Un luogo che sembra ricreare quegli scenari magici e fantastici delle favole per bambini, dove alberi, persone, animali e ambientazioni particolari convivono pacificamente e si relazionano tra loro creando un microcosmo straordinario. Questo è molto altro è il Parco dei Suoni di Palermo, area verde attrezzata inserito presso la corte esterna dell’Istituto dei Ciechi Florio e Salamone in via Angiò, 27.
Lo abbiamo visitato ed attraversato nella sua nuova veste, dopo i lavori di riqualificazione avvenuti negli ultimi anni grazie alla collaborazione dell’associazione Vivi Sano Onlus e fortemente voluti dal Consiglio di Amministrazione dell’Istituto. Un corpo centrale, nucleo originario risalente all’antica Villa del Pigno, divenuto un centro sportivo inclusivo polifunzionale, accessibile, dove poter praticare in sicurezza attività ludico-motorie, di stimolazione sensoriale che abbiamo visto svolgersi in tutta sicurezza grazie agli operatori di Vivi Sano Sport e Vivi Sano Ets.
Tra un calcio ad un pallone, un passo di danza ed un rullo di tamburo, i ragazzi con disabilità intellettivo-relazionali impegnati nelle attività promosse e strutturate dagli operatori specializzati, hanno potuto beneficiare di aria pulita, di competenza e di sorrisi a profusione che sono stati capaci di coinvolgere e trascinare anche noi di ItaliAccessibile.
Una superficie di 5000 metri quadrati, completato con lavori di riqualificazione e dotato di arredi e attrezzature inclusive, sull’esempio del Parco della Salute di Palermo, il Parco dei Suoni intende essere un punto nevralgico della città e in grado di mettere in rete associazioni che svolgano le attività inclusive, sportive e ludico-ricreative previste dai rispettivi piani organizzativi. Le realtà associative che ne sfrutteranno gli spazi, si prenderanno anche cura del luogo con i propri volontari che potranno garantire accoglienza, competenza e specifici percorsi educativi ai propri utenti.
Un progetto ambizioso, quello del Parco dei Suoni, di cui abbiamo parlato con il presidente dell’Istituto Ciechi Florio e Salamone, l’avvocato Tommaso Di Gesaro: “È un progetto iniziato alcuni anni fa, che aveva trovato un incipit in un finanziamento denominato “Sport e Benessere” del Dipartimento Pari Opportunità, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed un partneriato con altre associazioni, tra le quali Vivi Sano, e sviluppato negli anni seguenti”.
“L’ampia struttura sottovalutata e poco sfruttata, ha trovato in tale finanziamento una buona opportunità di riqualificazione – ha spiegato Di Gesaro – sebbene l’importo dello stesso (circa 50 mila euro) non sia stato sufficiente a coprire tutti i costi dei lavori (250 mila euro) che, invece, sono stati coperti con fonti dell’Istituto. L’idea di fondo – ha proseguito – era quella di aprire alla collettività, un luogo sul territorio che non fosse ad unico beneficio degli ospiti dell’Istituto, ma anche a tutte quelle realtà ben strutturate che ne potessero usufruire per offrire i propri servizi ai propri utenti in un’ottica di inclusione ed integrazione”.
Dislocati, infatti, su tutta la superficie del Parco, anche una pista di atletica leggera, un campo scuola per tiro con l’arco, un altro per la pratica del cricket e ancora uno per calcio a 5 ed uno per basket, oltre che alle specifiche attrezzature che compongono il percorso riservato alle persone con disabilità sensoriali: “Un percorso ben strutturato – ha aggiunto Di Gesaro – il cui modello è stato ispirato da altre città europee, ma al quale abbiamo voluto dare un’impronta unica nel suo genere”.
Un modello, dunque, che nelle progettualità dei suoi ideatori dovrà essere sempre più accessibile a chi ne farà richiesta: “Il nostro obiettivo – ha sottolineato Di Gesaro – è far lavorare la struttura a pieno regime senza dimenticare la corsia preferenziale attivata per le scuole. Intendiamo, inoltre, collaborare con associazioni e realtà determinate a far bene il proprio lavoro, con finalità ben delineate”.
“Nostro obiettivo a lungo termine – ha concluso Di Gesaro -, oltre alla valutazione delle attuali pratiche di accreditamento presentate all’Assessorato alla Salute, è quello di ampliare in termini quantitativi e qualitativi i servizi offerti all’utenza, contemplando ogni sfera della disabilità e ponendo particolare attenzione alle persone cieche o ipovedenti”.
Potranno partecipare alle attività gli ospiti dell’Istituto, minori e giovani adulti con gap intellettivo relazionale, persone dunque con disabilità visive e/o uditive e con disturbi del neurosviluppo, ma non solo, in un’ottica di vera inclusione, il Parco dei Suoni sarà aperto a tutti, divenendo punto di riferimento per scuole e città.
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