Recensione del libro a cura di Maria Stella Falco
Il 2 novembre di ogni anno, data la Commemorazione che ricorre e alcuni miei vissuti, per me, è un giorno particolare. Come sempre, quest’anno avevo deciso di prendermi del tempo per me: niente schemi in vista dell’esame, relax. Ma sono abitudinaria: dopo la colazione, ogni giorno, accendo il pc e controllo mail e Fb;
Pierpaolo, avevo notato dal cellulare accedendo alla mail il giorno prima, mi aveva girato una “richiesta di segnalazione” di un libro da parte dell’autrice, Roberta Grugni. Alla richiesta era allegata la sinossi del suo romanzo autobiografico, “Navigando a vista” (per ora pubblicato solo in formato elettronico Ebook1 dalle Edizioni Eve, 2016; la pubblicazione è acquistabile sul sito www.gdsbookstore )
Ho letto il materiale inviatoci, ho visto la copertina del libro (in foto). Dopo tutto ciò, mi son resa conto che, ero curiosa (nel senso positivo del termine) di scoprire altro su questa pubblicazione. Credo che, se non hai mai letto neanche una riga di un libro e, dopo averne visto solo la copertina o averne letto velocemente la sinossi, vuoi saperne di più sulla storia (di vita, in cui, però, sono presenti “inserti romanzati”) che tratta, quella pubblicazione ha raggiunto il suo scopo.
Se avessi avuto la possibilità di segnalare questo libro anni fa, non mi sarei cimentata nell’impresa. Neppure quando, da tesista Letteratura Italiana contemporanea, interpretando il film Dalla vita in poi (2010), “ho scritto di come si possano vivere la diversità e la marginalità nel rapporto di coppia” (cit.).
Pochi giorni fa, invece, ho “scoperto” questo interessante elaborato, la cui trama è ricavata dalla storia di vita dell’autrice, moglie di un ragazzo in sedia a rotelle perché divenuto paraplegico dopo un incidente in moto, avvenuto 11 anni fa.
E’ proprio questa la “forza” di questo testo: aver fornito, in merito alla disabilità (sopraggiunta) di una persona, un punto di vista diverso, di chi si trova a vivere affianco, in questo caso a Luca, da moglie.
Roberta Grugni ha cercato, riuscendoci, di comunicare il reale senso di profonda solitudine e angoscia che l’ha assalita, mentre, dopo che la sua vita è cambiata improvvisamente e per sempre, ha dovuto affrontare immensi problemi; allora si è resa conto che, “da lì in poi tutto sarebbe stato deciso dal quotidiano”. Allora, mentre soffre per la situazione che sta vivendo, d’accordo col marito, “decide di partire da sola per un viaggio alla ricerca di sé”.
Luca non conosce la meta della moglie, che, da sempre affascinata dai posti lontani e diversi dalla cultura occidentale, si avventurerà in Messico, nei luoghi dove è nato il loro amore. Proprio in Messico, dopo una serie di vicissitudini e dopo che il marito l’avrà raggiunta (come?), i protagonisti dell’opera decidono di continuare a vivere la loro storia adattandosi (…), navigando a vista”. (Maria Stella Falco)
E’ possibile l’autolettura audio di questo e-book tramite programmi per Tablet e PC (per es. “Adobe digital editions”).
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