E la Cattedrale diventa “visibile” dai non vedenti
GROSSETO. Una bella giornata di arte e di civiltà a Grosseto. Lunedì mattina la Cattedrale di San Lorenzo, infatti, ha aperto le porte ad un gruppo di giovani non vedenti ed ipovedenti dell’associazione Aidivi onlus (associazione istruttori per disabili della vista) di Firenze, che hanno visitato, conosciuto e ‘toccato’ il principale monumento artistico e luogo di culto della diocesi, divenuto pienamente ‘accessibile’ grazie alla rampa di accesso e al percorso tattile L’arte dell’invisibile , inaugurato a marzo.
Ogni anno i giovani, provenienti non solo da Firenze ma da varie zone d’I- talia, effettuano uno stage estivo dedicato all’orientamento e all’autonomia e nel 2014 gli educatori volontari dell’Aidivi hanno scelto Grosseto come località in cui trascorrere la settimana di formazione.
A condurli nella visita è stata la responsabile dell’Ufficio beni culturali ecclesiastici, Olivia Bruschettini, insieme alle storiche dell’arte Elisabetta Bini e Patrizia Scapin, che si sono avvalse anche del sussidio per non vedenti Appunti di storia dell’arte, a cura del Museo tattile Omero di Ancona, con pagine in braille e tavole in rilievo. Le storiche dell’arte hanno fornito informazioni storiche, artistiche ed architettoniche dell’edificio sacro per prepararli al contatto sensoriale con la facciata, i portali, le decorazioni esterne e, successivamente, con la parte interna, dove i ragazzi hanno potuto toccare il fonte battesimale ed effettuare il percorso tattile lungo la navata di sinistra, grazie ai tre supporti che riproducono la pianta del Duomo, il fonte battesimale e l’immagine della Madonna delle Grazie. Il progetto L’arte dell’invisibile è uno dei primi del genere in Italia: curato dall’associazione di volontariato Madre Teresa, in collaborazione con gli uffici beni culturali ecclesiastici e progettazione della diocesi e con la consulenza dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – dipartimento per le Pari opportunità.
L’obiettivo è duplice: stimolare i non vedenti ed ipovedenti a frequentare gli spazi della città e conoscere il patrimonio storico-artistico andando oltre le barriere.
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(Fonte Avvenire del 16-07-2014)
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