Maria Stella Falco

di Maria Stella Falco – Rubrica Esperienze accessibili – Recensioni

Maria Stella Falco

Caro diario,
prima mi presento e poi voglio raccontarti qualcosa che ho vissuto in questi giorni.
Io sono una studentessa di Servizio sociale in piena sessione d’esame (ne ho programmato solo uno, ma è un esamone propedeutico al prossimo tirocinio) e ho già chiesto la tesi in “Psicologia dello sviluppo”, anche se mi mancano ancora esami, sull’argomento –  è la prima volta che te lo scrivo  – “il percorso di accettazione di sé”.

Nei giorni scorsi, accedo dal cellulare su Fb, solo un secondo per controllare le ultime notifiche, mentre cerco di ripetere (avendo l’impressione di non riuscire a ripetere nulla). Noto di aver ricevuto una notifica: Paola Martino ha condiviso sul mio diario un post in cui l’associazione di volontariato culturale teatrale “Kairòs” invita ad uno spettacolo teatrale, portato in scena dalla “Factory Compagnia transadriatica”. Lo spettacolo si sarebbe tenuto domenica 12 febbraio, in un salone multifunzionale vicinissimo a casa mia. Leggo velocemente di cosa si tratta, leggo “Diario di un anatroccolo” e “Non te lo perdere”. Chiudo e continuo a ripetere.
La mattina in cui succede questo, mia madre si trova presso il salone multifunzionale vicino casa mia, dove i suoi alunni stanno assistendo a uno spettacolo teatrale.  Me ne ha parlato velocemente qualche giorno prima, non ricordo come si intitola lo spettacolo a cui stanno assistendo i bambini.

Poco dopo mi chiama mia madre: “abbiamo visto lo spettacolo teatrale, sulla brochure è rivolto un ringraziamento anche a Paola Martino”. Poi mi racconta lo spettacolo teatrale. Ripenso alla notifica: Paola Martino la conosco bene da anni, è Responsabile dell’Ufficio Integrazione dell’Unisalento, coinvolge gli studenti universitari (e non solo) in mille (e una) iniziative interessanti. Penso che un po’ mi conosca bene anche lei, altrimenti non mi avrebbe scritto: “non ti perdere Il diario del brutto anatroccolo”. Cambio idea: i libri restino chiusi, meglio riposare la mente: a vedere lo spettacolo ci andrò.
Chiamo ai numeri indicati nel post per capire se è necessaria la prenotazione, mi risponde la mia madrina di Battesimo e Cresima, attiva nell’ambito dell’associazione “Kairòs”, di cui il marito, mio padrino di Battesimo, è presidente. Domenica, insieme a mia madre vado al salone multifunzionale, trovo anche Daniela e tanta gente che conosco: avete presente quando vai in un posto pensando di non conoscere nessuno e invece conosci tutti? Chiacchieriamo io e Daniela, salutiamo un po’ di gente, poi inizia lo spettacolo…

*Nota ai lettori, presto scoprirete perché ho scritto questo articolo sotto forma di pagina di diario. Presto scoprirete, anche, perché, in alcuni punti, ho usato termini e un modo di costruire la frase tipico dei bambini.

 


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Di Maria Stella Falco

Sono Salentina della provincia di Lecce, socia e collaboratrice volontaria, curo la Rubrica Esperienze Accessibili sul blog ItaliAccessibile. Ho sempre amato scrivere, poesie e racconti, articoli. Ho una disabilità motoria e considero “la disabilità una manifestazione creativa di una speciale normalità. In un mondo globalizzato, grazie alla diversità di ognuno.", come ho scritto nella mia tesi triennale in Letteratura Italiana contemporanea. Da quando un incontro mi ha permesso di rivalutare la mia vita e la mia disabilità, mi impegno nel sociale a diffondere la “cultura della disabilità” con tanto entusiasmo…

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