di Maria Stella Falco

Ho “conosciuto” Daniele Tonetti e la sua discografia tramite Pierpaolo Capozzi (responsabile del blog ItaliAccessibile). Pierpaolo mi ha chiesto, curando la rubrica “Esperienze accessibili”, se volevo dedicarmi a scrivere un articolo su un suo recente (bellissimo) “pezzo accessibile” avendolo conosciuto tramite Facebook; mi ha anche accennato qualcosa….!!!

Ho accettato volentieri l’invito: come sapete, sono appassionata di musica italiana! Soprattutto, però, l’ho accettato perché “Cenere” ha visto collaborare Daniele Tonetti e Melissa Cirillo “una ragazza sorda dal cuore d’oro” – mi scrive Daniele.

Cenere” è una canzone interpretata non solo con la voce melodiosa, con le parole, con gli strumenti musicali. È una canzone interpretata pure con un’apprezzata espressività del volto (che si legge, e non è affatto silenzioso, parafrasando il testo); con un’elegante gestualità delle mani.

E’ da molto tempo che avevo in mente di far tradurre una delle mie canzoni nella Lingua dei segni italiana (LIS), è un mondo che mi ha sempre affascinato, e poco tempo fa, tramite Youtube ho conosciuto Melissa, e insieme abbiamo deciso di creare questa collaborazione su “Cenere”.

Sinceramente, in pratica, non saprei descrivere, meglio di come fa Daniele, il processo che ha dato come risultato questa, a mio avviso riuscitissima, collaborazione. Lascio parlare lui: “Ho scritto e registrato la canzone […], lei l’ha tradotta e interpretata, successivamente abbiamo registrato il video e montato”.

Melissa, che come Daniele ha risposto gentilmente ad alcune mie domande tramite Fb, a proposito di questo loro lavoro mi ha fatto sapere che: “E’ stata un’esperienza interessante, il fatto che avevamo delle idee diverse e le abbiamo unite [.] Mi sentivo ispirata e il risultato finale mi è piaciuto un sacco. Dire che la cosa più importante di tutto questo progetto è l’integrazione di due mondi diversi, non necessariamente è una cosa negativa come pensano molti, se c’è volontà da entrambi le parti il risultato è meraviglioso”.

Aggiungo solo che, come molti, considero la musica un linguaggio universale, che si può ascoltare col cuore e con gli occhi (grazie alla LIS). In questo caso, ascoltando “Cenere” si ascolta parlare “di un amore importante ma che […] ha fatto talmente male che è giusto che diventi cenere e voli via”– mi scrive Daniele. Secondo me, la canzone racconta la forza e la persistenza dei buoni sentimenti (amore o altro che sia), anche quando la razionalità prende il sopravvento.

In questo progetto, l’arte di ognuno si è integrata positivamente, senza prevaricazione alcuna, a solo vantaggio del rafforzamento del messaggio che “l’opera” trasmette.

Ringrazio di cuore Pierpaolo, Daniele (cantautore romano, che ha pure il Salento, “diamante” nel cuore, come canta in un’altra sua bella canzone) per avermi fatto scrivere questo articolo.


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Di Redazione di italiAccessibile

Responsabile del blog Pierpaolo Capozzi

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