Barriere architettoniche nei cinema, eliminiamole
LIVORNO. Mi chiamo Luca Giammusso, sono un ragazzo di venticinque anni tetraplegico, mercoledì 20 novembre 2013, alle 17,30 circa, mi trovavo al cinema The Space, in via Antonio Bacchelli a Livorno, per vedere un film. Entro, vado verso la biglietteria per chiedere informazioni in merito al funzionamento dell’ accesso per diversamente abili al cinema e mi viene risposto che per l’accesso al cinema il diversamente abile non paga, ma l’accompagnatore sì. Da notare però, che il diversamente abile e l’accompagnatore devono sostare obbligatoriamente nelle prime file della sala, dove c’è lo schermo grande a pochissimi metri. La mia protesta è stata sollevata, poiché trovo ingiusto che l’accompagnatore e il diversamente abile debbano stare giù perché il cinema è sprovvisto di una piattaforma per salire le scale. Per questo disagio arrecatoci trovo ingiusto inoltre che il cinema voglia che l’accompagnatore paghi il biglietto. Non dico che l’accompagnatore non debba pagare, fateci pagare il biglietto, però rispettate la nostra dignità, permettete anche a noi di salire su, a vedere il film degnamente come tutti gli altri, e noi saremmo ben lieti di pagarvi il biglietto. La situazione è stata segnalata anche al responsabile del cinema, il quale ha risposto che lui capisce bene la situazione, ma ha degli ordini ben precisi da far rispettare. A questo punto io dico, che forse sarebbe meglio che il cinema si mettesse in regola, installando una piattaforma per ogni sala, o perlomeno in alcune di queste sale, permettendoci anche a noi diversamente abili di andare al cinema, visto che ormai questo è diventato praticamente l’unico cinema presente a Livorno, solo così secondo me potrebbe pretendere il pagamento del biglietto.
Luca Giammusso
(Fonte Il Tirreno del 08-12-2013)
Scopri di più da ItaliAccessibile - BLOG TURISMO ACCESSIBILE, ACCESSIBILITÀ E SPORT DISABILE
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.