di Maria Stella Falco
In occasione del World Social Work Day vissuto il 17 marzo 2015 promosso dalle associazioni internazionali del Servizio Sociale IFSW, il Corso di Studio in Servizio Sociale e in Progettazione e Gestione delle Politiche e dei Servizi Sociali, d’intesa con l’AIDOSS (Associazione Nazionale Docenti di Servizio Sociale), ha organizzato un momento celebrativo attraverso un “open forum” rivolto a studenti e assistenti sociali sui temi del Servizio Sociale e promozione della dignità e del valore delle persone il giorno 31 marzo 2015.
In tale occasione ho avuto modo di riflettere e di avvicinarmi, come persona e come studentessa di servizio sociale, a questioni che, prima di allora non avevo approfondito.
In particolare, dialogando con docenti, professionisti e con gli altri partecipanti al tavolo, ho ricevuto un input che mi ha portato ad interessarmi al tema dell’affettività e della sessualità delle persone diversabili.
Successivamente, personalmente e professionalmente, ho voluto “coltivare” tale interesse, partecipando ad altre iniziative inerenti ad esso.
Ho cominciato a collaborare al “Progetto Abattitabù”, nato dalla cooperazione dei Gruppi di Lavoro dell’Ufficio Integrazione Disabili dell’Università del Salento e della Struttura Sovradistrettuale di Riabilitazione dell’Asl Lecce, all’interno di un Protocollo d’Intesa tra i due enti.
“Abbattitabù” è una sperimentazione che si inserisce in un percorso, avviato da tempo dai due enti, che vuole mettere al centro dell’attenzione la persona con disabilità in tutte le sue dimensioni (di studio, di lavoro, di tempo libero e di affettività). Tale sperimentazione coinvolge anche alcuni studenti universitari disabili che stanno seguendo un percorso di peer educator (io, Serena Grasso, Giacomo Linciano, Danilo Mi).
La prima fase del progetto ha previsto l’istallazione di quattro cassette delle lettere presso punti nevralgici delle sedi universitarie dell’Unisalento (l’Ufficio Integrazione, la Biblioteca interfacoltà di Studium 2000; le segreterie studenti del palazzo Codacci Pisanelli ed Ecotekne) per raccogliere domande, curiosità, ecc. sul tema della sessualità, affettività e disabilità
Le risposte, a cura dei peer educator dell’Ufficio Integrazione Disabili e degli esperti del Servizio di Consulenza Sessuologica alle persone disabili della Asl Lecce, sono pubblicate la prima settimana di ogni mese sulla pagina facebook https://www.facebook.com/abbattitabu. Vi invitiamo a seguirci!
Essere peer educator mi sta consentendo fare esperienza, personale e “professionale”. Ho la possibilità di confrontarmi, come persona disabile e come futura assistente sociale su temi, quali l’affettività e la sessualità delle persone disabili, che per molti (disabili e non) rappresentano ancora un tabù. È necessario impegnarsi socialmente e offrire alla gente occasioni di riflessione in modo che tali pregiudizi e stereotipi vengano superati, o almeno mitigati.
Su questi argomenti è necessario sensibilizzare, informare, “metterci la faccia”, dando anche consigli “contestualizzati” in risposte a quesiti che ci vengono posti, per “dimostrare” che la persone disabili hanno diritto a vivere e possono vivere tutte le dimensioni di vita.
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