Il 3 dicembre, giornata internazionale sui diritti delle persone con disabilità, a Imola sarà presentato lo spettacolo “Non volevo morire vergine” di e con Barbara Garlaschelli – scrittrice tetraplegica.
Lo spettacolo, tratto dall’omonimo libro, parla con ironia del tema della sessualità delle donne con disabilità; dopo lo spettacolo, Barbara coordinerà un breve dibattito dando voce ad altre donne con disabilità che hanno trovato un loro modo di vivere la loro femminilità.
Alla sua voce fa da controcanto quella di Stefania Carcupino che con la sua fisarmonica e il suo canto è la voce “altra” della protagonista, quella più poetica e lieve.
L’evento è stato inserito nel calendario “Oltre la siepe”, che coinvolge diverse realtà associative cittadine, destinato quest’anno ad affrontare il tema di come la cultura può creare inclusione o esclusione, benessere o disagio rispetto a diversi modi di intendere il rapporto con il <corpo>.
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